Guida alle migliori spiagge dell’Arcipelago di La Maddalena
Voglia d’estate, voglia di caldo, voglia di mare. C’è chi sogna le Maldive, chi la Polinesia; noi restiamo umili e vi riveliamo un segreto: amiamo la Sardegna. La Sardegna è uno state of mind, lo si capisce subito quando scendi dall’aereo o dal traghetto. L’aria sarda è diversa, il profumo di Sardegna è la prima cosa che si sente, la prima cosa che ti fa innamorare di questa grande isola. Già, perché la Sardegna è un’isola, anche se per alcuni è praticamente terra ferma. Vi parlo degli abitanti di La Maddalena, isola nell’isola, per i quali la Sardegna è il continente. Ed è proprio dell’Arcipelago della Maddalena e delle sue spiagge che voglio dedicare questo spazio sul blog.
Come arrivare a La Maddalena
C’è solo un modo per arrivare sull’isola principale di La Maddalena: imbarcarsi sul traghettino da Palau. Dopo una ventina di minuti sarete già in mezzo ai maddalenini. In totale le isole sono sette, come i giorni della settimana, come i peccati capitali, come i sette re di Roma, ecc. insomma un numero mai casuale. Oltre a La Maddalena potrete scoprire le bellezze di Caprera, Santo Stefano, Budelli, Razzoli, Santa Maria e Spargi.
Per girare tra le spiagge di La Maddalena vi servirà sicuramente un mezzo. Si gira bene in auto ma sarebbe più comodo avere o noleggiare uno scooter, specialmente nei periodi più affollati. Con auto o scooter (ma anche bicicletta se siete un minimo allenati, non c’è un metro di pianura) si possono raggiungere alcune delle spiagge più belle di tutte l’arcipelago.
Le migliori spiagge della Maddalena
Sicuramente il vostro hotel o appartamento sarà in questa isola. È il centro di tutto, dalla vita notturna alla partenza di ogni tipo di escursione. Bassa Trinita, dove vanno solitamente i ragazzi del posto, può essere una piacevole spiaggia ma anche un inferno nei giorni di maestrale. Stesso discorso, perché si trova dallo stesso lato dell’isola, per la spiaggia Monti d’Arena: da andarci nei giorni con poco vento. Quando batte forte il maestrale, invece, si può trovare un po’ di riparo nella bellissima spiaggia di Spalmatore oppure a Capocchia d’u Purpu (letteralmente Testa del Polpo per via di uno scoglio che ricorda proprio un polpo). Per raggiungere quest’ultima si deve percorrere una strada sterrata, a tratti molto sconnessa. Non è l’ideale per tutti i tipi di veicoli.
Le migliori spiagge di Caprera
Il Ponte Moneta collega l’isola di La Maddalena a Caprera da più di un secolo. Grazie a questo ponte anche le spiagge di Caprera sono raggiungibili in auto, ma non tutte. Tra le più comode – e belle – c’è la spiaggia del Relitto, ribattezzata così per via di un pezzo di imbarcazione che ancora oggi giace sulla battigia. La spiaggia è tra le più note di tutto l’arcipelago ma, se volete un consiglio, quando sarete sulla punta più a sud di Caprera e vedrete l’indicazione di girare a sinistra per il Relitto, continuate dritti per qualche centinaia di metri, parcheggiate dove finisce la strada e prendete il brevissimo sentiero che vi porta a Cala Andreani. Ben più lungo è invece il sentiero per arrivare a Cala Coticcio, forse una delle calette più belle dell’arcipelago, tanto da meritarsi il nomignolo di Tahiti. Per arrivarci bisogna lasciare il mezzo in cima a una salita e scendere verso il mare a piedi. È un percorso impegnativo, da fare con scarpe chiuse e in più di mezzora. Le due calette sono splendide ma piccole, per cui chi prima arriva meglio alloggia. Il modo migliore per arrivare a Tahiti è, se possibile, via mare. Proprio via mare si può raggiungere l’altra spiaggia top di Caprera: Cala Napoletana. Si trova sul versante ovest dell’isola quindi non è il massimo in caso di maestrale. Nei giorni invece di calma è una delle più selvagge e belle calette dell’isola e, personalmente, una delle mie preferite.
Caprera non è solo spiagge. Nei giorni di vento forte potreste trovare piacevole rifugiarvi nella pineta per un picnic, mentre nei rari giorni di pioggia potreste andare a visitare la casa di Garibaldi, dove l’eroe dei due mondi fu esiliato e dove morì, una decina d’anni prima della costruzione del collegamento Maddalena-Caprera.
Le isole dell’Arcipelago della Maddalena
Santo Stefano
È la prima isola che si ammira sulla destra a bordo del traghettino che da Palau raggiunge La Maddalena. Non presenta però particolari attrazioni anche perché è praticamente divisa in due tra un villaggio turistico e i resti dell’esercito militare americano che qui fino a pochi anni fa aveva una base.
Budelli, Razzoli, Santa Maria
Tre isole che insieme formano un grande porto naturale, il Porto della Madonna (non è un modo di dire, si chiama proprio così). Budelli è famosa in tutto il mondo per la Spiaggia Rosa, cala in cui è vietato l’ingresso, sia da terra che da mare. Ci si può passare davanti in barca ma guai a buttare l’ancora o a fare un tuffo, il guardiano vi dirà di allontanarvi. L’unico modo per vederla più da vicino è percorrendo la passerella posta tra la spiaggia e la foresta. L’altra spiaggia da non perdere è nell’isola di Santa Maria: l’omonima Cala di Santa Maria. Su quest’isola c’è pure un resort – decisamente fuori portata per i più – in cui gli ospiti vengono portati con l’elicottero. Chi va alle isole comunque non cerca le spiagge. Solitamente si ci va per ancorare nell’immensa rada e passare la giornata a bordo della propria imbarcazione. Ma non pensate sia cosa da ricchi, basta noleggiare un gommone e partire all’avventura.
Spargi
Personalmente la mia isola preferita. Spargi è l’isola per antonomasia, come la si immagina da bambini: di forma circolare, selvaggia e con spiagge meravigliose. In particolare Cala Granara e Cola Corsara sono, sempre secondo il mio parere, la perfezione. Un lembo di sabbia chiara con scogli ai lati, qualche alberello dietro dove riposare all’ombra e un mare azzurro che sembra una piscina davanti. Nessuna doccia, nessun bar, nessun venditore ambulante, ecc. solo natura. Per raggiungere queste perle è necessario avere o noleggiare un gommone. In alternativa, se proprio non ve la sentite di mettervi in mare aperto con un motore da 40 cavalli sotto (non avete tutti i torti), potete arrivare a Spargi, Budelli, Santa Maria e Razzoli, con le escursioni a bordo delle motonavi che partono dal centro di La Maddalena e Palau.
Consigli sparsi per La Maddalena
Il vento
Vi ho parlato spesso del maestrale, il vento più temuto dai maddalenini. Arriva da nord-ovest e quando soffia, soffia davvero forte, durando solitamente quattro giorni. In queste giornate le uscite in mare sono fortemente sconsigliate, sia da soli che con le escursioni. Il vento è una costante alla Maddalena tanto che il giornale locale (ora chiuso) si chiama proprio Il Vento. C’è chi lo odia, chi lo rispetta, ma sicuramente è il principale artefice della bellezza del posto.
Vita notturna
Fortunatamente il fascino dell’isola non ha saputo attirare i grossi investitori della movida. Sull’isola è presente solamente una discoteca, il Bulldog, che si trova in località Ricciolina a un paio di chilometri dal centro. Le feste migliori, comunque, sono in centro dove si festeggiano ben tre carnevali estivi – tra luglio e agosto – e dove si esibiscono piuttosto frequentemente comici e musicisti di livello nazionale.
Alloggio
Dove alloggiare è piuttosto indifferente perché in ogni caso per raggiungere le spiagge bisogna prendere l’auto o lo scooter. Ci sono alloggi e hotel di tutti i tipi e per tutte le tasche. Se venite in tenda, camper o roulotte potete scegliere tra due campeggi: Camping Abbatoggia e Camping Maddalena. Senza alcun interesse vi consiglio caldamente il camping Maddalena, più vicino al centro, più riparato dal vento e oggettivamente più bello.