Un sabato diverso: Orienteering a Portofino
Sabato sono andata, insieme ad amici, a fare Orienteering a Portofino.
L’orienteering, o orientamento, consiste nell’effettuare un percorso predefinito caratterizzato da punti di controllo chiamati “lanterne” (paletto con punzone) e con l’aiuto esclusivo di una bussola e di una cartina topografica molto dettagliata a scala ridotta che contiene particolari del luogo da percorrere.
Questo dice wiki, io in realtà ho fatto Street Orienteering o più semplicemente StreetO:
Una disciplina dell’orienteering, svolto nei centri abitati, dove al posto delle lanterne vengono usati dei punti di controllo. Giunti in un punto di controllo sulla vostra carta topografica troverete una domanda alla quale potrete rispondere solo se sarete nel posto giusto.
Questo lo dice, invece, il sito di Outdoor Portofino, una società che promuove lo sport, il turismo sportivo e le attività di educazione ambientale legate all’Area Marina Protetta e al Parco di Portofino e ad altre zone di interesse naturalistico e culturale della Liguria.
Ci siamo dovuti presentare a Portofino alle 14 e, come spesso accade in questa fantastica regione che è la Liguria, sono partita da casa con 17 gradi, il che a febbraio è sempre una grande gioia. Dopo un’ora e passa di motorino in Aurelia (quasi 34 km) – e un quarto d’ora per riattivare la circolazione di glutei e gambe – arriviamo in quel che è questo splendido angolo di mare, Paraggi e Portofino.
Se volete andare a visitarli consiglio di non andare in macchina – tutti i parcheggi sono a pagamento – ma di usare o i mezzi a due ruote o il servizio bus da Santa Margherita Ligure. Se invece volete godervi ogni piccolo scoglio il mio consiglio è di fare la passeggiata che collega Santa a Portofino, semplice, in piano e sul mare.
Arrivati al punto d’incontro ci danno la cartina e ci spiegano il tutto. I ragazzi di Outdoor Portofino sono molto simpatici e disponibili. Nella cartina sono segnati 10 posti, noi dobbiamo raggiungerli tutti e rispondere a delle domande che si trovano nel retro della cartina, ovviamente la risposta la si può dare solo se si è nel punto giusto. I punti sono sparsi per tutto il promontorio di Portofino, ma sono accessibili a tutti, anche per i bambini.
Decidiamo di fare prima le cose difficili e di partire in salita, se prima è tutta salita poi sarà tutta discesa, no? No, siamo il Liguria e a noi piacciono proprio le scale e le stradine inerpicate su per i monti. Viste le scale e le salite e il bel sole metà escursione l’abbiamo fatta, addirittura, in mezze maniche – e ho portato a casa anche un accenno di abbronzatura.
La competizione era amichevole, persone in squadra singola che correvano su per le creuze, famiglie al passeggio, gruppi di amici che al posto di trovare i posti cercavano i bar per le birrette, squadre che si aiutavano in mezzo alle salite impervie e gente, tanta gente, che rideva e si divertiva.
Ammetto che erano anni che non andavo a Portofino e ho riscoperto un bel borgo, ho apprezzato le vedute che si godono dal Castello Brown e dalla Chiesa San Giorgio e mi è piaciuto immensamente perdermi nei vicoli incastrati tra le case, gli scogli, il mare e le colline, che in una normale visita al promontorio non avrei certamente mai visto.
Molto spesso quando ci muoviamo per piccoli borghi, anche di una certa fama, come di certo è Portofino, ci dimentichiamo di cogliere la reale bellezza e ci soffermiamo solamente alle cose chic e fashion. Portofino e la su piazzetta, famosa anche grazie al cinema e al jet set internazionale, sono sicuramente da visitare ma non fermatevi li. Inerpicatevi lungo la strada all’estrema destra (guardando il mare) del porticciolo che vi porterà a Punta Portofino, sentite gli odori di macchia mediterranea e godetevi il panorama e il mare.
Se avete voglia di faticare un po’ infilatevi tra le case e tra i terrazzamenti, per scoprire la vera Liguria, quella lontana dalle mondanità, però state attenti a non perdervi. Se salite da via del Fondaco, all’interno di Portofino, in salita dalla piazza dove arrivano le macchine e i bus, vi troverete in pochi secondi all’interno della macchia mediterranea, ma prendetela piano, le creuze in salita, spesso, spaccano le gambe.
Ho scoperto a chi sono dedicate le chiese, quali personaggi della musica hanno portato il nome di Portofino nel mondo e passaggi cittadini che difficilmente avrei scoperto, quindi se vi capita una giornata di StreetO nella vostra zone, o no, andateci e sicuramente vi divertirete.
P.s. Alla fine su 67 iscritti siamo arrivati secondi, non male no?
Nadia.