Consigli,  Italia

Abruzzo in camper: itinerario di una settimana

Voglia di partire: tanta. Voglia di stare in mezzo alla gente, alle mascherine, ai gel disinfettanti: pochissima. E allora, cosa c’è di meglio di un viaggio en plein air in camper in quella che è definita la regione verde d’Europa!?

Abbiamo una settimana per visitare l’Abruzzo. Troppo poco per una regione che offre così tanto. Ci concentriamo solo sui Parchi Nazionali: il Gran Sasso, il Parco d’Abruzzo e la Majella. A seguire il nostro itinerario di una settimana in Abruzzo, che ti consigliamo di leggere e di seguire con una cartina sottomano.

Ah, prima di partire dobbiamo dirti che noi un camper non lo abbiamo. Per questo abbiamo deciso di affidarci a Yescapa, la piattaforma di noleggio camper che permette di condividere camper tra privati. Airbnb, ad esempio, non possiede appartamenti eppure li affitta, mettendo in relazione viaggiatori e locatari. Per Yescapa è la stessa cosa: non possiede camper ma mette in contatto chi li ha e chi li vuole noleggiare.

Il nostro video spiega meglio come funziona Yescapa.

Per visitare l’Abruzzo abbiamo cercato un van nelle vicinanze e ne abbiamo trovato uno che faceva al caso nostro a Roma. In poco più di due ore siamo giunti a L’Aquila e da qui è partito il nostro viaggio abruzzese.

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Dopo una visita al capoluogo degli Abruzzi (che noi abbiamo saltato) puoi scegliere se salire sull’altopiano di Campo Imperatore passando da Assergi oppure da Santo Stefano di Sessanio. In estate, probabilmente vorrai andare fino al piazzale di Campo Imperatore, dove sorge l’iconico hotel rosso e dove arriva la funivia. In questo caso dovresti salire da Assergi. A maggio, quando siamo andati noi, la strada che arriva oltre i 2000 metri di altitudine era ancora chiusa causa neve quindi da L’Aquila abbiamo percorso la SS17 verso Barisciano. Da qui una svolta a sinistra ci ha portato a Santo Stefano di Sessanio, un borgo riqualificato negli anni ’90, imperdibile.

A Santo Stefano puoi sostare con il camper in un campo di calcio adibito a parcheggio, utile per visitare il borgo e anche per passare la notte. L’alternativa è quella di trovare uno dei tanti punti di sosta libera lungo la strada: puoi usare app come Park4night per scovarli.

Da Santo Stefano di Sessanio una strada secondaria ti porta sulla piana di Campo Imperatore, il cosiddetto Piccolo Tibet. Qui sarà piacevole guidare e non mancheranno un sacco di soste per ammirare il panorama. La strada si interseca poi con la meravigliosa SS17bis. Svolta a destra e percorri i 7,7 km verso la località di Fonte Vetica, dove è obbligatorio fermarsi a mangiare gli arrosticini. I due ristori (Giuliani e Mucciante, uno di fronte all’altro) vendono carne fresca e offrono la possibilità di cuocerla e consumarla sul posto. Tappa imperdibile e molto abruzzese, a meno che tu non sia vegetariano.

Con la pancia piena inizierai la discesa che ti porta prima a Castel del Monte (noi l’abbiamo saltata ma se hai più tempo, una sosta falla) e poi a Rocca Calascio, uno dei posti più belli dell’Abruzzo. Dovrai camminare un bel po’ per raggiungere la Rocca dal momento che per evitare assembramenti e veicoli incastrati hanno vietato la strada ai camper. Poco male: in alta stagione dovrebbe esserci una navetta che ti potrà accompagnare da Calascio a Rocca Calascio. Consiglio: vai alla Rocca verso il tramonto, potrai godere di una vista e dei colori spettacolari.

Nella parte più in basso di Calascio potrai dormire in un parcheggio su prato adibito ad area sosta (nessun servizio) che è anche dove magari hai lasciato il camper per la visita a Rocca Calascio.

Tirino, il fiume più pulito d’Italia

Le provinciali 8 e 98 ti porteranno poi a Capestrano e nella valle del Tirino, uno dei fiumi più puliti d’Europa. Il Bosso è una associazione che si occupa di turismo esperienziale: noi li abbiamo contatti per una pagaiata in canoa sul Tirino e un giro in eBike lungo la valle. Due escursioni che meritano di essere fatte!

Continuando sulla strada verso sud uscirai dal Parco del Gran Sasso e dei Monti della Laga e potrai decidere se andare verso la Majella, oppure verso il Parco Nazionale d’Abruzzo. Come detto all’inizio siamo nella regione verde d’Europa e qui ovunque andrai troverai un parco nazionale, un’area protetta, ecc.

Optiamo per il Parco d’Abruzzo, lasciando il Parco della Majella per ultimo. Sulla strada incontrerai Sulmona, una cittadina famosa tra le altre cose per i confetti. Se hai tempo fai una sosta di mezza giornata, altrimenti (come noi, che eravamo già in ritardo) prosegui prendendo la regionale 479 verso Anversa degli Abruzzi. C’è una sosta camper a pagamento proprio all’ingresso dell’Oasi Naturale delle Gole del Sagittario, quindi è l’ideale per dormire per poi essere già pronti l’indomani mattina. Magari quando leggerai questo articolo sarà diverso ma a maggio 2021 le docce e i servizi erano chiusi causa covid e nonostante questo ci hanno fatto pagare 15€ per la notte. Una ladrata.

Il sentiero delle Gole del Sagittario è quasi fiabesco e porta da Anversa degli Abruzzi fino a Castrovalva, un borgo sul cucuzzolo della montagna. Il consiglio è di fare il primo pezzo (quello ancora ombreggiato lungo il torrente) a piedi, dopodiché tornare indietro, prendere il van e raggiungere Castrovalva guidando. Dopo la deviazione per questo piccolo e caratteristico borgo, tornerai sulla regionale 479, direzione sud, verso il lago di Scanno.

Un picnic vista lago è d’obbligo a meno che non soffi forte il vento come successo a noi. Pazienza, prosegui poi verso la cittadina di Scanno. Da qui parte anche il sentiero del cuore che porta al punto panoramico da cui è possibile ammirare il lago di Scanno con la forma di un cuore. Camminerai per quasi un’ora lungo un bel sentiero che ci ha ricordato le Alpi e alla fine vedrai un cuore d’acqua sotto di te.

A forma di cuore, più o meno

Proseguendo sulla strada verso sud, supererai il Passo Godi (1630m s.l.m.) e poi scenderai verso Villetta Barrea. Lungo la strada aguzza gli occhi, potresti vedere un sacco di cervi. A proposito, per dormire scegliamo il Camping Le Quite, famoso proprio perché sorge in una zona di cervi e non è raro vederli tra i camper e le tende (noi, ovviamente, non ne vediamo mezzo). Oltre ai cervi, in zona, merita una visita il lago di Barrea e il piccolo borgo tutto bianco-verde di Civitella Alfedena, proprio sopra il lago.

Da qui potrai proseguire verso Casoni e oltre sulla SS83 direzione ovest per immergerti ancora di più nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, oppure prendere la stessa SS83 direzione est verso Alfedena, superando Castel di Sangro, Roccaraso (nota località sciistica) e raggiungendo, dopo un’oretta di strada, il Parco della Majella. Noi optiamo per quest’ultima opzione.

Sulla Majella fai una sosta a Caramanico Terme, per visitare il paesino ma soprattutto per un facile trekking lungo la valle dell’Orfento. Il percorso più semplice e corto è il sentiero delle Scalelle, molto bello e forse ancora più fiabesco delle Gole del Sagittario. Causa covid e per evitare assembramenti il sentiero è a senso unico e l’unico modo per tornare al punto di partenza è lungo una strada asfaltata. Informati prima sulla presenza e sugli orari della navetta.

La Majella è famosa anche per gli eremi, questi luoghi di preghiera lontani da tutto e spesso incastonati nella roccia. I più noti (nonché quelli più facili da raggiungere) sono quello di Santo Spirito a Majella, raggiungibile con una strada un po’ stretta ma asfaltata (controlla gli orari perché sarebbe un peccato trovarlo chiuso) e quello di San Bartolomeo in Legio, raggiungibile con una camminata di poco più di una mezzoretta.

Per noi è già l’ora di riconsegnare il van, se tu hai più giorni a disposizione potresti approfondire la visita del Parco della Majella e magari fare un salto anche sulla costa abruzzese: tra i posti che ci hanno consigliato ti diciamo la costa dei Trabocchi e Punta Aderbi. Non ci siamo stati quindi non possiamo dirti granché.

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